I diritti patrimoniali del defunto vengono trasferiti ad altri soggetti che subentrano sia per i beni con i relativi crediti ma pure per i debiti.
L’erede subentra quindi in tutti i rapporti patrimoniali trasmissibili, ovvero acquisisce anche gli eventuali debiti. Per tale motivo l’eredità deve essere accettata, mentre il legato, migliorando sostanzialmente la posizione giuridica del ricevente, viene acquisito anche senza accettazione, salva facoltà di rinuncia. L’accettazione dell’eredità avviene abitualmente entro 10 anni dalla morte del decuius (defunto).
In caso di probabili debiti del decuius l’erede può accettare l’eredita con BENEFICIO DI INVENTARIO. Con tale procedura l’erede si mette al riparo, in caso l’importo dei debiti superino i crediti (il valore dell’eredità), di rispondere con il proprio patrimonio. Infatti con tale procedura l’erede si riserva di accettare l’eredità solo dopo che è stata appurata da un inventario la reale situazione economica del decuius.
In mancanza di testamento il passaggio dei diritti patrimoniali avviene per Legge, cioè secondo quanto stabilito dal Codice Civile.
I familiari che ereditano per legge sono:
- coniuge
- figli (legittimi, naturali, legittimati e adottivi)
- fratelli (in assenza dei figli)
- ascendenti genitori (in assenza dei figli)
- altri parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi)
Il Codice Civile fissa determinate quote di eredità in funzione del grado di parentela, determina pure la quota di Legittima che non può essere negata agli eredi legittimi (figli, coniuge..).
Nell’eventualità di premorienza degli eredi legittimi, succedono i parenti più prossimi di grado, nel rispetto della quota originariamente spettante all’erede.
In mancanza di eredi l’eredità è devoluta allo Stato il quale non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati.
Con la legge n. 286 del 2006 (di conversione del decreto legge n. 262 del 2006) e la legge n. 296 del 2006 (Finanziaria 2007), è stata reintrodotta nel nostro sistema l’imposta sulle Successioni e sulle Donazioni su grandi patrimoni. Infatti in linea retta di parentela si applica solo in caso di assegni per ogni erede superiore al milione di Euro, oppure su assegni di importo inferiore per parenti oltre al 1° grado. Sugli immobili è sempre comunque dovuta l’imposta IPOTECARIA pari al 2% del valore in successione e l’imposta CATASTALE pari al 1% del valore in successione, oltre alle imposte di bollo (una marca ogni quattro pagine) e le imposte di Conservatoria tranne che per immobili dove vige il sistema del Libro Fondiario. La Denuncia di Successione è quindi un atto fiscale e va presentata, con il versamento delle imposte tramite il modello F23, entro 1 anno dalla morte del decuius.
TecnoStudio oltre a procedere alla Denuncia di Successione esegue accertamenti tecnici sugli immobili, valutazioni, inventari, divisioni ecc..